All’ospedale di Sora il centralino squilla a vuoto.
Saltano i turni e i disservizi aumentano. Inascoltati gli appelli all’amministrazione della Asl: il segretario territoriale della Fsi Anna Maria Guerriero minaccia lo sciopero della fame. Una situazione gravissima è quella che si sta verificando da un po’ di tempo a questa parte al Santissima Trinità (foto) dove malgrado la presenza di 4 operatori a disposizione non si riescono a coprire i tre turni giornalieri (7-14, 14-22, 22-7).
Tutto è iniziato nel 2019 con la creazione del centralino unico nella provincia di Frosinone. Fino a quel momento l’organizzazione interna dei turni funzionava perfettamente, c’era un responsabile della turnazione ed un andamento coerente h24. I problemi sarebbero iniziati quando il direttore amministrativo assegnò la gestione della turnazione ad un referente. All’ospedale di Sora ci sono otto turnisti, di cui quattro operatori non vedenti che lavorano sui due turni 8-14 e 14-20. Tra questi due lavorano in smart working. Ne restano quindi altri quattro che potrebbero coprire con facilità la turnazione completa in h24 ma ciò non è concesso nonostante le innumerevoli richieste e la volontà palesata dagli operatori. I disagi aumentano quando tra i colleghi c’è chi chiede permessi, ferie o giorni per la malattia. Oltre le 15 chiusure mensili si aggiungono quindi anche i giorni di vuoto senza sostituzioni alcune.
“Viviamo in una condizione in cui non abbiamo alcun supporto da chi è stato eletto per accompagnare con criterio il nostro lavoro – lamenta ancora Guerriero -, piuttosto ci troviamo a fare assurde opere di convincimento, richieste, sollecitazioni”. Questi disagi non coinvolgono solo il centralino ma vanno ad allargarsi gravemente a macchia d’olio su tutto il ramo organizzativo dell’ospedale. Il tutto in piena emergenza Covid e con un bacino di utenza di ben 170.000 persone. All’interno del centralino, infatti, ci sono dei servizi indispensabili: il fax, ad esempio, utilizzato da tutti i reparti visto che la maggior parte di essi ne è sprovvisto e soprattutto il pronto soccorso, che puntualmente si trova a gestire i sovraccarichi. C’è l’interfono necessario per comunicare le urgenze, il manometro che segnala l’andamento dell’ossigeno necessario per le degenze e le sale operatorie. Gli operatori del centralino hanno poi la responsabilità della custodia della chiave della farmacia e dell’allarme che segnala l’avaria di frigoriferi che proteggono i farmaci tumorali oltre che l’allarme contro eventuali furti. Ben si comprende quindi l’importanza che sia aperto h24. “C’è bisogno di tornare a quella organizzazione che permetteva di lavorare in maniera sana e coerente”.
L’appello è accorato e Anna Guerriero, protagonista di centinaia di battaglie negli ultimi anni avverte che se nessuno interverrà inizierà lo sciopero della fame.
RP