Finora è restata in disparte. Più che il ruolo di protagonista predilige quello di osservatrice. Almeno per il momento. Bisogna pizzicarla per strapparle qualche parola. Serena Petricca, consigliera comunale e capogruppo di Forza Italia (cinque anni fa venne eletta con 153 preferenze con la lista civica Impronta cittadina) non ha ancora deciso. Da circa tre anni è all’opposizione, dopo aver conquistato un posto in Consiglio con la piattaforma civica del sindaco Roberto De Donatis. Alcune incomprensioni, quindi il salto della staccionata.
‘Prima di tutto devo valutare se scendere in campo – dice – Poi, nel caso dovessi decidere di candidarmi, la prima cosa a cui guarderò saranno i programmi, le idee e le proposte per la città. Queste contano più di ogni altra cosa, più dei nomi. Per quanto mi riguarda Sora viene prima di tutto e tutti. Questa convinzione ha animato e anima la mia attività, prima in maggioranza e poi all’opposizione’.
Ma c’è la questione politica in ballo, cioè l’appartenenza. Cinque anni fa Forza Italia e diversi suoi rappresentanti si schierarono di fatto con un simbolo civico, salvo poi dichiararsi in aula.
‘Nel caso il panorama dovesse essere esclusivamente civico – chiarisce la Petricca – non avrò nessun timore a sostenere iniziative che tendano allo sviluppo socio economico della città. Che siano tuttavia iniziative concrete, realizzabili, da cantierare rapidamente’.
Serena Petricca pone l’accento soprattutto su scuola e sociale/pari opportunità: ‘Sono i settori di cui mi sono occupata per circa due anni – ricorda – Ambiti vitali per sostenere la ripresa dopo un anno terribile. Ritengo debbano essere messi in primo piano. Spero che su questi settori si accendano i riflettori in modo da trovare soluzioni il più possibile compatibili con le esigenze sia del mondo scuola che del tessuto sociale ulteriormente in difficoltà a causa della pandemia’.
Insomma, nulla di deciso, solo qualche segnale che la Petricca lancia agli aspiranti sindaci.
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